Giornata mondiale dei diritti dei bambini – l’ipocrisia va in scena


Cadeva l’anno 1959 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, e dopo “soli” trenta anni, nel 1989, approvò, la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La convenzione esprime i diritti fondamentali da riconoscere e garantire a tutti i bambini del mondo.
I diritti fondamentali su cui pone le basi sono la discriminazione, la vita, la sopravvivenza e l’ascolto nei processi decisionali.
Ovviamente il documento prevede anche un azione di controllo e verifica dell’operato degli Stati, i quali sono chiamati a relazionare sull’attuazione della convenzione nel proprio paese.
Dopo circa trenta anni dall’approvazione della convenzione ancora milioni e milioni di bambini sono vittime indifese di guerre, abusi, abbandono, discriminazione e tanti altri tipi di violenza.
Qualcosa non ha funzionato o peggio, ha sistemato la coscienza di gente “superiore” che ama riempirsi la bocca di belle parole sulla discriminazione, la pace, l’amicizia e la solidarietà.
Non so come la pensiate voi e non so di che coscienza disponiate, ma per quanto mi riguarda oggi, come ieri e domani, il mio pensiero va a tutti quei bambini che stanno, proprio ora, morendo sotto i colpi del cannone dipinto di democrazia, o patendo la fame nei paesi volutamente tenuti sottosviluppati, a tutti quei padri e madri che nonostante gli sforzi non riescono a garantire ai propri figli il minimo possibile per una sopravvivenza degna di un essere umano.
L’ipocrisia non è una mia “dote”.
Buona vita

Mauro Tripodi Presidente AICO

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